Che cos’è la
propedeutica musicale?
Non molti sono a conoscenza dell’importanza di questa disciplina e degli effetti benefici che essa ottiene sui bambini, specialmente in quella fascia di età prescolare che va dai 3 ai 6 anni in cui la musica è uno strumento imprescindibile per la crescita e lo sviluppo delle innate capacità del bambino.
La musica svolge un ruolo fondamentale nello sviluppo dell'individuo.
Agisce sugli stati d’animo più profondi, sulle emozioni, è nutrimento della mente e dello spirito, ma anche divertimento, gioco, strumento per sviluppare le potenzialità espressive e creative della persona.
Vera e propria forma di comunicazione, la musica entra in gioco nella vita del bambino fin dai suoi inizi e gli permette di interagire con gli altri e con l’ambiente.
Fare musica nell’ambiente familiare rafforza il legame affettivo tra adulto e bambino ed è fonte di benessere; persino la qualità dell’ambiente musicale in cui il bambino cresce incide profondamente sulle capacità di capire, di apprendere e di amare la musica e l’arte in generale.
Ribaltando quindi il vecchio modo di fare e studiare musica, seguendo i moderni dettami della didattica possiamo tranquillamente affermare che il nostro obiettivo è quello di tirar fuori dal bambino tutta la “musicalità” che è già in lui.
Erroneamente si pensa che chi non è in grado di leggere e scrivere non possa imparare a “far musica”, ma non vi è nulla di più infondato proprio perché la musica trascende i codici tradizionali, i metodi convenzionali di comunicazione e di apprendimento per andare dritto all’interiorità dell’individuo: c’è forse bisogno di essere compositori, musicisti o esperti di musica per apprezzare la bellezza delle opere di Mozart, Chopin e Beethoven?
La musica è già dentro di noi dobbiamo soltanto fare in modo che essa esca e si esprima liberamente attraverso forme di esperienza creativa, emozioni, giochi verbali, gesti, movimenti, strumenti tra i più vari, danze e canti.
La propedeutica musicale si concentra proprio sugli aspetti che preludono lo studio dello strumento: la scoperta del suono, la capacità di ascolto e di riproduzione imitativa dell’esperienza sonora, il ritmo, la sua bellezza e la sua riproducibilità istintiva e naturale.
Pertanto la proposta didattica avrà come primo scopo quello avvicinare i bambini alla musica con un linguaggio naturale, in un ambiente allegro, colorato, senza sforzi eccessivi e inadeguati all’età, proponendo le stesse fasi istintive proprie dell’apprendimento della lingua madre.
Attraverso l’uso di supporti grafici e audio e di un vasto strumentario che garantiscano una forte attrattiva nei bambini per favorire lo sviluppo della loro immaginazione e della loro creatività si stimola quella forma di apprendimento naturale che avviene per “imitazione” la stessa che i bambini utilizzano per imparare a parlare, a leggere e a scrivere.
Scrivere delle note su un pentagramma in fondo non significa conoscere davvero la musica ma piuttosto saperla codificare in segni convenzionali, e tutto ciò si può e si deve apprendere quando si è più grandi. Restano però mille e mille altri modi ludici e divertenti per fare musica come solo i bambini sanno fare!
Venite a scoprirli qui da noi alla Music School!